REGGIO EMILIA – Circa la metà delle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza destinate alle strutture sanitarie di Guastalla consentiranno il recupero di un edificio vuoto da dodici anni. Nell’ex casa di riposo Paralupi fiorani verranno ricavati gli ambulatori della Casa della Comunità, che ospiterà i medici e i pediatri di famiglia, gli spazi della neuropsichiatria infantile e le stanze dell’Ospedale di Comunità, progetto quest’ultimo pressoché inedito nella nostra provincia. La prima struttura di questo genere ha preso vita poco più di un mese fa a Scandiano, presso il Magati. Nel caso di Guastalla sarà realizzata in uno stabile scollegato dall’ospedale. Diciotto posti letto potranno accogliere pazienti che non hanno necessità di essere ricoverati in reparti specialistici, ma bisognosi tuttavia di un’assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere a domicilio.
“I nostri cittadini devono sapere quanto è importante questo momento storico per la nostra sanità”. Il sindaco Camilla Verona parla nelle vesti di presidente dell’Unione dei comuni della Bassa reggiana, il cui territorio supera i 70mila abitanti, gravitanti sul distretto sanitario guastallese. Che potrà contare, sempre grazie a 2 milioni di euro arrivati dal Pnrr, di nuove apparecchiature per eseguire risonanze magnetiche, tac, mammografie e panoramiche dentali.
Tornando al cantiere che in largo Gramsci ristrutturerà il complesso ‘Paralupi-Fiorani’, i lavori partiranno entro la fine di giugno e dovranno concludersi tassativamente entro tre anni.
Nel frattempo in altro distretto, quello di Correggio, sta per riaprire, riqualificato dal punto di vista strutturale, il pronto soccorso dell’ospedale San Sebastiano. Il presidio era stato chiuso più di tre anni fa, allo scoppiare dell’emergenza covid. Lunedì alle 8.30 la cerimonia, con taglio del nastro, aperta alla cittadinanza.
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