REGGIO EMILIA – Carabinieri reggiani impegnati, anche questa notte, con diverse chiamate ricevute dopo la mezzanotte tra allarmi di esercizi pubblici e aziende attivatisi a causa dei classici botti di Capodanno.
Non sono mancate neppure le ormai “canoniche” liti tra vicini di casa e tra familiari all’interno delle mura domestiche. In alcuni casi, l’escandescenza è stata ricondotta all’abuso di alcolici. Telefonate sono giunte anche da alcuni cittadini che si lamentavano dei tanti fuochi d’artificio esplosi, ma anche da parte di chi, semplicemente, ha voluto fare gli auguri ringraziando i militari per il lavoro quotidianamente svolto.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, nessuno è dovuto ricorrere a cure mediche a causa dello scoppio di petardi. Da registrare solo un intervento a Guastalla per una famiglia italiana (marito e moglie 40enni e due figli minori) intossicati a causa del malfunzionamento della caldaia. Pur non in gravi condizioni, sono comunque stati portati all’ospedale di Fidenza (Pr) per il trattamento in camera iperbarica.













