REGGIO EMILIA – Un lungo corteo per la pace ha visto sfilare questa mattina 1200 studenti e insegnanti dell’istituto Russel e Carrara dal polo scolastico di Guastalla alla centrale piazza Massini. Una manifestazione spontanea, nata da una proposta dei rappresentati di istituto e appoggiata dalle autorità scolastiche e cittadine, per esprimere solidarietà al popolo ucraino e chiedere la cessazione del conflitto.
“Grazie a tutti voi per l’idea di organizzare questa marcia per la pace in solidarietà al popolo ucraino che sta vivendo un tempo tragico della propria storia – ha detto la sindaca Camilla Verona – Ogni giorno vediamo immagini di quei luoghi che dicono più di tante parole. Ringraziamo tutte le forze dell’ordine che si sono messe a disposizione in un tempo brevissimo per agevolare il nostro arrivo qui in piazza. Siamo oltre mille persone, un numero davvero considerevole e ricco di significato. Siamo qui per la pace e dobbiamo chiederci come possiamo, con azioni concrete, essere veri promotori di pace. La nostra città e il nostro territorio hanno aperto le porte a famiglie, prevalentemente donne e bambini, che stanno fuggendo dal conflitto e qui con noi c’è una vostra collega, Alexandra, una studentessa ucraina che è davanti con le lacrime agli occhi. L’accoglienza è quindi un modo per promuovere concretamente la pace. Ma dobbiamo fare di più, ossia dobbiamo promuoverla a partire dalle nostre famiglie e dalle nostre relazioni, conn i nostri amici, cn i nostri compagni di scuola. Dobbiamo alimentare all’interno delle nostre comunità la pace, la concordia, il dialogo, la fratellanza e l’amicizia. Quando realizziamo questi valori, risulta più difficile alimentare pensieri di guerra, di sopraffazione e di morte. E quando ci sono dissidi o difficoltà, il dialogo è l’unica arma utile per ricomporre un clima di pace vera. Vi abbraccio uno a uno, abbraccio voi, i vostri amici e le vostre famiglie, con la speranza che agli alti livelli riescano a fare sintesi e a interrompere questa terribile situazione”.
Diversi studenti, poi, hanno letto pensieri di pace, proprie riflessioni o citazioni. Come quella di Einstein e Russell che rilasciarono in una dichiarazione del 1955 in favore del disarmo nucleare e della scelta pacifista per l’umanità. Una ragazza ha letto la lirica Non gridate più, composta da Giuseppe Ungaretti nel 1945 prendendo spunto da un fatto di cronaca: la notizia del bombardamento, da parte delle forze alleate, del cimitero romano del Verano il 19 luglio 1943. Ungaretti pose l’accento sulla violenza della guerra che non si fermava neanche difronte ai morti.
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