REGGIO EMILIA – Quarantuno evasori totali: ossia soggetti completamente sconosciuti al fisco. Sono stati smascherati dalla Guardia di Finanza reggiana nel 2022 e nei primi mesi del 2023. La base imponibile netta sottratta a tassazione ammonta a 210 milioni. 183 le persone denunciate per reati tributari, 2 quelle tratte in arresto.
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per un ammontare di circa 2 milioni e mezzo di euro.
E ancora: tra città e provincia sono stati scoperti 17 punti clandestini di raccolta scommesse, con 11 denunce. In materia di appalti, il valore delle procedere contrattuali irregolari, ha condotto a formulare proposte di sequestro per oltre 5 milioni e mezzo di euro con 16 denunce. 700mila euro il valore del sequestro di beni per riciclaggio e autoriciclaggio, 181mila l’ammontare dei sequestri per usura. Operazioni spesso connesse alle attività della criminalità organizzata.
“Il dato qualificante è la diversificazione dei servizi che la criminalità organizzata riesce ad offrire anche a chi vuole commettere illeciti fiscali – commenta il comandante provinciale Filippo Ivan Bixio – Un fenomeno che si va consolidando”
Sono state analizzate 450 segnalazioni di operazioni sospette di cui una relativa al presunto finanziamento del terrorismo internazionale. Da annotare infine nell’ultimo anno e mezzo il sequestro di oltre 2 milioni di prodotti contraffatti e di 7 milioni di mascherine non conformi. Sul fronte infine dei controlli per il reddito di cittadinanza: ammonta complessivamente a 275mila euro la somma indebitamente richiesta o percepita, 50 le persone denunciate.
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