GUALTIERI (Reggio Emilia) – Palazzo Bentivoglio diventa la nuova casa delle opere di Antonio Ligabue, artista segnato da una infanzia difficile e dal talento innato per il disegno.
Il museo permanente è stato inaugurato in occasione della presentazione del progetto “Il genio e il borgo: la materia diventa visione”. A fianco della sala Giove, nella sala Icaro, la collezione d’arte di Umberto Tirelli, sarto gualtierese che ha realizzato i costumi più importanti della storia del cinema e del teatro, vestendo personaggi come Romolo Valli e Romy Schneider. In mostra lavori tra gli altri di Renato Guttuso e Giorgio De Chirico. “Antonio Ligabue è espulso dalla Svizzera, arriva a Gualtieri nel 1919 e poi conduce la sua vita a Gualtieri. Umberto Tirelli parte da Gualtieri e per la sua attività si sposta a Milano e Roma, dove completa la sua attività artistica. C’è chi arriva a Gualtieri e chi parte da Gualtieri”, le parole di Marcello Stecco, presidente della Fondazione Antonio Ligabue.
Il progetto “Il genio e il borgo” parte dall’arte di Ligabue e di Tirelli, per allargarsi ai linguaggi artistici contemporanei attraverso una serie di spettacoli che saranno messi in scena nella straordinaria architettura del Salone dei Giganti, i cui affreschi seicenteschi non fungeranno solo da semplice coreografia. “Il primo è il 25 gennaio: la rappresentazione del combattimento tra Tancredi e Clorinda rappresentato da Aterballetto, in dialogo con la Gerusalemme liberata affrescata nelle pareti del salone dei giganti”.
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