BIBBIANO (Reggio Emilia) – Hanno scioperato per 4 ore, con un presidio davanti ai cancelli dell’azienda, i lavoratori della Gtech- Cst Srl (ex Sala Fratelli) di Barco di Bibbiano. L’azienda si avvia verso la chiusura. La comunicazione, arrivata una decina di giorni fa, è quella di cessata attività al 31 luglio 2025 per i tredici dipendenti dell’azienda metalmeccanica. La causa è l’interruzione anticipata del contratto di lavorazione con l’azienda Tecnogear, unico cliente e proprietario dello stabile e di buona parte dei macchinari utilizzati da G-tech.
“Mancano ammortizzatori sociali che possano tutelare i dipendenti delle aziende con un organico inferiore ai 15 che a causa della riduzione di volume produttivo, e alla conseguente internalizzazione delle lavorazioni da parte delle grandi imprese – sottolinea Massimo Tiramani, funzionario Fiom Cgil provinciale – stiamo prendendo contatti con la Regione, chiedendo la convocazione delle parti a un tavolo istituzionale; restiamo in attesa di una convocazione per provare a trovare una soluzione per la rioccupazione dei dipendenti”.
E’ passato al presidio per esprimere solidarietà ai lavoratori anche il sindaco di Bibbiano, Stefano Marazzi, che ha affermato che si impegnerà a contattare le direzioni delle due aziende per vedere se possibile trovare una soluzione diversa per i lavoratori.