REGGIO EMILIA – “L’impegno del gruppo Pini è quello di mantenere la produzione nel territorio di Reggio e sono già avanzate le trattative per trovare altre collocazioni industriali“.
Sido Bonfatti, il professionista modenese che ha curato la regia delle tre procedure concorsuali del gruppo Ferrarini per conto della famiglia, è ottimista. A suo giudizio, le caselle stanno andando piano piano al loro posto.
“Vismara e Ferrarini spa sono indirizzate verso l’orbita del gruppo Pini, mentre la Società Agricola Ferrarini rimane nella gestione e nella proprietà della famiglia”.
Lungo la strada ci sono ancora alcune incognite. “Gli ostacoli non sono stati tutti superati, perché abbiamo davanti alla Corte d’appello di Bologna due procedimenti che hanno rappresentato l’oggetto di un reclamo da parte di concorrenti di Ferrarini.
Entrambi i procedimenti riguardano Ferrarini spa. Il primo è relativo all’omologazione del concordato, l’altro alla sua esecutività.
“La Ferrarini sta eseguendo il primo riparto parziale, perché non è legato alla definitività dell’omologazione ed è in esecuzione in questi giorni”.
Gli altri riparti ai creditori invece dipendono dall’omologazione definitiva, che ancora non c’è, e sono dunque legati all’esito delle impugnative davanti alla Corte d’appello di Bologna. Bonfatti poi parla del futuro di Vismara. I debiti verso Intesa Sanpaolo, assicura il professionista, non mettono a rischio le prospettive dell’azienda.
“L’operatività certamente no, sia perché queste passività erano state considerate nella proposta concordataria, ma soprattutto perché la stessa Banca Intesa ha dichiarato che non intende adottare iniziative che possano rendere più difficoltosa l’attività industriale”.