NOVELLARA (Reggio Emilia) – Per gran parte della giornata la densa colonna di fumo nero che si alzava dalla Sabar è stata visibile anche a diversi chilometri di distanza. Ad accorgersi delle fiamme e a dare l’allarme è stato, poco prima delle sette, il custode dell’azienda dei servizi ambientali della Bassa. Sul posto sono arrivate cinque squadre di vigili del Fuoco. L’incendio si è generato all’esterno, nell’area di stoccaggio dei rifiuti che arrivano dall’isola ecologica, quindi rifiuti domestici, come materassi e mobili, non rifiuti pericolosi.
“I rifiuti non sono pericolosi ma contengono materiali – ha detto Elena Carletti, sindaco Novellara – sono rifiuti della nostra quotidianità, non sono rifiuti industriali o altamente pericolosi. E’ chiaro che anche oggetti di plastica esposti alla combustione non generano aria salubre”.
Dai primi rilievi eseguiti dal personale di Arpae non sono emersi inquinanti nell’aria, che è stata comunque prelevata per essere analizzata. Sono stati posizionati filtri anche nelle località vicine, da Santa Vittoria a Villa Seta. I risultati si avranno nelle prossime ore. Per chi lo ha avvertito, l’odore acre della combustione si è dissolto in giornata: “La Croce Rossa è avvertita, ma mi hanno detto che non hanno ricevuto nessun tipo di segnalazione. Non abbiamo fenomeno di intossicazione”, ha aggiunto la Carletti.
Le fiamme hanno distrutto 500 tonnellate dei rifiuti, che in quest’area vengono smembrati per recuperare i materiali da riciclare. Tutti gli elementi raccolti fanno pensare che si sia trattato di una autocombustione e non di un gesto doloso. In poche ore i vigili del fuoco sono riusciti a circoscrivere l’incendio che non ha intaccato impianti e capannoni. Tra i costi per lo smaltimento di ciò che resta e per il ripristino dei muri di contenimento, i danni si aggirano sui 350mila euro.
Guarda le foto
Reggio Emilia Novellara vigili del fuoco incendio sabar














