REGGIO EMILIA – L’anticipo del sabato porta alla Pallacanestro Reggiana la seconda vittoria consecutiva nel girone di ritorno.
Così i biancorossi commentano l’incontro, iniziando dal diesse Alessandro Frosini che parla soprattutto di mercato: “Avevamo già l’idea di aggiungere qualcosa a questa squadra. Ora Mekel combatte con una problematica fisica e dovrà fermarsi per 4-5 settimane per cercare di recuperare, quindi entrerà un nuovo giocatore. Poi valuteremo la sua situazione. Cherry? Ci siamo molto vicini. Riguardo Luca Infante, ragazzo a cui vogliamo molto bene, ha chiesto di poter andare perché ha ancora tanta voglia di giocare. Dal nostro punto di vista non ci saranno problemi e lo ringrazieremo per il lavoro svolto”.
Coach Maurizio Buscaglia è visibilmente soddisfatto: “Le vittorie non sono mai scontate e l’impatto non è stato buono, ma dopo il timeout tutto è cambiato. Abbiamo occupato il campo, ci siamo passati la palla, riempito l’area, chiuso i loro giocatori importanti come Ragland e Clark, abbiamo preso tanti rimbalzi e abbiamo vissuto le varie fasi della partita sempre con concentrazione. Tutti e cinque gli uomini in campo hanno lavorato insieme, sia che difendessero sul pallone sia lontano. Ora, si deve continuare a capire che giocando la palla in questo modo, si possono ottenere buoni risultati”.
E’ poi la volta di un ritrovato David Vojvoda: “Credo che abbiamo cambiato mentalità dopo la ultime sconfitte e grazie a ciò abbiamo vinto due gare di fila. Abbiamo fatto due buoni match, speriamo che questa sia la vera Reggio E’ chiaro che ora non vogliamo fermarci, anche se la prossima trasferta a Cremona sarà tosta. Stasera, dopo un inizio difficile, non abbiamo mai mollato la partita, anche grazie al pubblico che ci ha sostenuto per i 40 minuti”.
Chiude il giro Dererk Pardon vicino ad una doppia doppia: “Abbiamo giocato contro un’ottima squadra, ma da due gare stiamo mettendo molto bene in campo quello che facciamo in allenamento. Il duro lavoro che svolgiamo in settimana finalmente lo stiamo facendo vedere”.
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