BRESCELLO (Reggio Emilia) – Francesco Grande Aracri “ha continuato a penetrare il tessuto socio-politico-economico di Brescello dal 2004 in poi”, scrive la Corte d’Appello di Bologna. Nonostante la condanna definitiva in Edilpiovra, nonostante la strategia del “basso profilo”. Per i giudici di secondo grado del processo Grimilde, che hanno alzato la condanna da 19 a 24 anni, il fratello del boss Nicolino ha sempre mantenuto il controllo attraverso le società a lui riconducibili.
Una penetrazione anche politica, dice la Corte, tanto che “nel 2015 il Comune di Brescello veniva sciolto per infiltrazioni mafiose e posto sotto commissariamento durato un anno e sei mesi. Vicenda che comportava le dimissioni dell’allora sindaco Marcello Coffrini – scrivono i giudici – da sempre vicino a Francesco Grande Aracri, insieme al padre Ermes Coffrini, primo cittadino dal 1985 al 2004 e che ne era stato anche il legale”.
Secondo la Corte, che cita il provvedimento di scioglimento, “emblematica di tale vicinanza è la realizzazione, attraverso una variante edilizia ad hoc, del quartiere soprannominato ‘Cutrello'”, e “significativo” appare l’affidamento di lavori da parte del Comune, tra 2004 e 2015, a imprese come la Eurogrande Costruzioni “con procedure non a evidenza pubblica”, imprese in seguito interdette dalla prefettura.
Le motivazioni dell’Appello di Grimilde sono arrivate alla vigilia di una decisione giudiziaria che riguarda proprio Marcello Coffrini. La pm della Dda, Beatrice Ronchi, la stessa dell’indagine Grimilde, ne ha chiesto il rinvio a giudizio assieme a un altro ex primo cittadino di Brescello, Giuseppe Vezzani. L’ipotesi di reato per entrambi è concorso esterno in associazione mafiosa. Per la Dda avrebbero contribuito, pur senza farne parte, “alla realizzazione degli obiettivi e al rafforzamento della cosca di ‘ndrangheta che operava nel paese”. Il 4 marzo a Bologna il giudice dovrebbe decidere e Coffrini ha già annunciato sue dichiarazioni. E’ bene ricordare che l’ex primo cittadino non era imputato nel processo Grimilde e che ogni procedimento fa storia a sé.
Reggio Emilia Brescello Marcello Coffrini Francesco Grande Aracri processo Grimilde Giuseppe Vezzani









