REGGIO EMILIA – Due settimane fa i prenotati per la prima dose di vaccino erano più di 3mila, una settimana fa erano 2.600. Oggi, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass per i lavoratori, i reggiani in attesa di ricevere la prima vaccinazione sono 1.400. Una situazione al limite del paradossale.
“Quando c’è stata la comunicazione che era obbligatorio per entrare nei locali, avevamo avuto un aumento di richieste di vaccinazione che si misurava in migliaia di prenotazioni al giorno – ha detto nella consueta conferenza stampa settimanale Nicoletta Natalini, direttrice sanitaria dell’Ausl – Non stiamo assistendo a un incremento di prenotazioni in vista di domani, quando il certificato verde servirà per entrare nei luoghi di lavoro”.
Sono 158 i sanitari non vaccinati e a oggi sospesi dall’attività lavorativa. Sono poi una sessantina i dipendenti no vax dell’Ausl per i quali è ancora in corso l’iter degli accertamenti previsto dalla legge. Anche per loro, d’ora in poi, sarà necessario il Green Pass.
Intanto, sul fronte della gestione della pandemia la situazione si conferma in miglioramento: quattro i focolai attualmente monitorati nelle scuole, tre elementari e una media mentre prosegue la campagna vaccinale con le terze dosi agli Over 80. In ospedale i pazienti Covid ricoverati sono 15, nessuno in terapia intensiva.
A preoccupare è l’aumento degli accessi ai pronto soccorso e ai ricoveri per le altre patologie, soprattutto legate a una stagione fredda appena agli inizi: “E’ un dato sicuramente un po’ anomalo – ha commentato Giorgio Mazzi, direttore del presidio ospedaliero – Di solito l’impatto si registrava verso la fine di novembre. In questo momento ci preoccupa un pochino l’andamento che, magari, la vaccinazione antinfluenzale potrebbe alleviare”.
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