CANOSSA (Reggio Emilia) – Il suo papà è arrivato quasi subito, sul luogo dell’incidente. La famiglia Grizzi abita poco distante dal punto in cui è avvenuto lo schianto, appena fuori dal centro di Canossa. E’ stato avvertito immediatamente del fatto che Andrea fosse rimasto coinvolto in un brutto incidente. Molto brutto.
Hanno fatto lo stesso disperato viaggio: il giovane motociclista in volo, caricato sull’elicottero del 118; i suoi famigliari in auto, ma tutti verso il Maggiore di Parma. C’è stato subito il ricovero in Rianimazione, ma le terapie urgenti cui è stato sottoposto il ragazzo non sono bastate. Andrea Grizzi, 21 anni, è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale d’Oltrenza.
Lo schianto era avvenuto alle 11 a Ciano, vicino a Ricci Casa, su via Val d’Enza Nord, un tratto della provinciale 513 nei pressi dell’incrocio con via del Vimine. Un rettilineo piuttosto breve e che non presenta avvallamenti, che si deve percorrere per forza per andare verso San Polo: la direzione che stava seguendo Andrea, in sella alla sua moto da enduro Ktm; la dinamica è ancora da decifrare, ci penseranno gli agenti della polizia stradale di Castelnovo Monti intervenuti per i rilievi. Sono rimasti coinvolti altri tre mezzi: un furgone e una Skoda, che sembra stessero viaggiando nella medesima direzione del centauro, e un’Alfa Romeo che invece arrivava dalla parte opposta. Nel mezzo, la Ktm di Andrea. Il suo casco a distanza, volato via. Il 21enne era tornato a vivere a Canossa da qualche anno dopo un periodo all’estero. La Procura di Reggio Emilia ha già ricevuto gli atti e da prassi verrà aperta un’inchiesta.
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