RUBIERA (Reggio Emilia) – “Nicolino Grande Aracri non è un collaboratore di giustizia serio”. Sono le parole di Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, ieri a Rubiera per presentare il suo ultimo libro.
Un intento collaborativo, quello del capo cosca ‘ndranghetista il cui nome è legato almeno da trent’anni anche al nostro territorio, dietro al quale potrebbe celarsi un disegno criminoso. Il dubbio è sorto quasi da subito ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Un racconto, quello del boss noto col soprannome di “mano di gomma”, evasivo nei momenti in cui riguardava i parenti convolti in reati quali diversi omicidi. Ne è convinto Gratteri che a Rubiera, nell’incontro moderato dalla nostra collega Margherita Grassi, ha presentato il suo ultimo libro “Non chiamateli eroi”.
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