VIANO – ‘Mi ha ferito questa mancanza di rispetto nei nostri confronti- ci spiega Roberta, una delle dipendenti della ceramica – con pochissimo preavviso hanno deciso che noi praticamente non abbiamo più futuro, non si sa dove andremo, se ci andremo. E’ come se noi non fossimo nessuno’.
Trascurati e senza certezze. Si sono sentiti così in questi giorni i lavoratori della Graniti Fiandre da quando, mercoledì scorso, l’azienda che fa parte del gruppo Iris Ceramica, ha comunicato la chiusura definitiva del sito produttivo di via Gargola, a pochi chilometri dal centro del paese. Il 24 dicembre verrà spento il forno di un sito produttivo che esiste dalla metà degli anni settanta e che nel 1999 era stato acquistato dal colosso fondato da Romano Minozzi. Al capolinea giunge un ampio stabilimento dalla capacità produttiva di circa 5 milioni di metri quadrati di piastrelle.
“Chiuderla nel giro di quindici giorni mi sembra strano- aggiunge Simone- è una fabbrica che esiste da tanto. Il tessuto di Viano sicuramente ne risentirà’ ‘Ci preoccupa il fatto che vengano persi i posti di lavoro, nonostante ci abbiano detto che verranno ricollocati tutti. Non abbiamo però garanzie’.
Le garanzie sono state messe nero su bianco con l’accordo siglato oggi pomeriggio, con soddisfazione da parte della Filctem Cgil. Tutti i 54 contratti di lavoro, coi relativi diritti e livelli retributivi, saranno mantenuti. Verranno stabilizzati inoltre i dieci precari che finora erano occupati tramite agenzia interinale. Il trasferimento del personale sarà verso le sedi di Castellarano, Fiorano e Sassuolo. Sono previste indennità per coloro che supereranno i 20 chilometri di tragitto.
Presidio alla Graniti Fiandre, la rabbia dei lavoratori: “Chiusura sulla nostra pelle”. VIDEO
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