REGGIO EMILIA – Il 2026 sarà un anno cruciale per il futuro di Acer Reggio Emilia. Ne è convinta la Conferenza degli Enti, che ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione dell’Agenzia, che gestisce più di 5.200 appartamenti in 23 comuni della provincia. Un anno cruciale per almeno due motivi. Il primo è l’avvio del Piano Casa della Regione: 300 milioni di euro finalizzati al recupero del patrimonio immobiliare sfitto. Oggi gli appartamenti Acer vuoti in attesa di ristrutturazione nella nostra provincia sono circa 700. Con i fondi della Regione si potranno riqualificare e riassegnare tra 200 e 250 appartamenti, oltre ai 100 che Acer riesce a ristrutturare ogni anno con risorse proprie.
Il secondo elemento chiave del 2026 sarà la pulizia di bilancio. Negli anni Acer ha accumulato oltre 16 milioni di crediti verso gli inquilini. Una morosità storica che è costituita in gran parte da crediti ormai inesigibili. Ultimati i tentativi di recupero, questi crediti saranno svalutati. A bilancio è già accantonato un fondo di circa 10 milioni.
La Conferenza degli Enti, presieduta dalla sindaca di Cavriago Francesca Bedogni, ha anche deciso di creare uno Sportello unico per l’abitare, aggregando i servizi relativi all’Edilizia Residenziale Pubblica, a quella Sociale e all’Agenzia per l’affitto. Per contrastare le occupazioni abusive, un fenomeno circoscritto ma preoccupante, si punta invece sul coordinamento con le forze dell’ordine.
Nel corso della riunione, il presidente di Acer Federico Amico ha espresso la volontà di andare oltre l’ordinaria amministrazione: “L’impennata dei costi di mercato per affitti e acquisti – ha detto – si scontra con la stagnazione dei salari. Per essere sostenibile, l’incidenza dell’affitto non dovrebbe superare il 25-30% del reddito, una soglia oggi ampiamente valicata nel libero mercato”.
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