LUZZARA (Reggio Emilia) – Una giornata carica di emozione e significato civile a Luzzara, dove è stato ufficialmente inaugurato il nuovo Polo Educativo “Nicholas Green” in via De Gasperi, all’interno dell’area dell’Istituto Comprensivo.
La cerimonia ha visto la partecipazione delle autorità locali e regionali, tra cui la sindaca Elisabetta Sottili, Carlo Bruno, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Luzzara, Enrico Spallanzani, presidente provinciale Aido, e il consigliere regionale Andrea Costa.
Presenti anche don Edoardo, i consiglieri comunali, i membri della giunta, rappresentanti della Protezione Civile, gli insegnanti e gli studenti della scuola. La sindaca ha sottolineato come il nuovo polo rappresenti un simbolo di cura, crescita e comunità, in un’epoca in cui l’educazione ha bisogno di spazi nuovi, funzionali e pieni di significato.
“Ringrazio la Fondazione Manodori per il prezioso contributo alla realizzazione della cucina – ha aggiunto -, uno spazio fondamentale per garantire i servizi del polo”.
Particolarmente toccante la testimonianza di Gianni Serra, trapiantato di rene, che ha voluto ringraziare pubblicamente il fratello per avergli “donato una nuova vita” cinque anni fa: “Grazie a lui, oggi sono qui e posso ancora giocare a basket”, ha detto con emozione. A conclusione della cerimonia è stato trasmesso un videomessaggio di Reginald Green, padre di Nicholas, che ha voluto far giungere la sua voce e la sua gratitudine alla comunità di Luzzara: “Voglio farvi sapere che Maggie e io siamo profondamente grati a tutti voi per la solidarietà che avete dimostrato a noi e al nostro piccolo Nicholas. Ancora oggi mi sorprende che, a 30 anni dalla sua uccisione, il sordido crimine commesso contro di lui sia diventato un simbolo di speranza e abbia salvato migliaia di vite in tutto il mondo. Questo dimostra che, in qualunque momento, ciascuno di noi può cambiare il mondo. Grazie a tutti”.
Il nuovo Polo Educativo “Nicholas Green”, nato grazie a un importante intervento di riqualificazione da circa 1 milione di euro, sorge all’interno della struttura che un tempo ospitava la “Casa delle Associazioni”. Completamente rinnovata, la sede è ora interamente dedicata ai servizi scolastici: mensa, doposcuola, attività ricreative, sociali ed educative.
La decisione di intitolare la struttura a Nicholas Green, il bambino americano tragicamente ucciso nel 1994 durante un tentativo di rapina in Calabria, non è stata casuale. La scelta rappresenta un tributo a un gesto di straordinaria generosità: la donazione degli organi da parte dei suoi genitori, che salvò sette vite e contribuì a sensibilizzare un intero Paese sul valore della donazione.