REGGIO EMILIA – Aperta nel magazzino del Comune in via Mazzacurati la raccolta di generi di prima necessità da spedire in Ucraina, teatro di guerra. Volontari al lavoro, sei le associazioni coinvolte convenzionate con la Protezione civile (Alpini Reggio Emilia, Volontari Città del Tricolore, Guardie ecologiche volontarie, Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta, Agesci, Cngei gruppo scout) e circa 60 persone che si alternano per raccogliere quanto i reggiani stanno portando. Sconvolgenti le immagini che arrivano dal fronte della guerra e che hanno immediatamente messo in moto una imponente macchina della solidarietà.
“Abbiamo coinvolto le nostre associazioni di protezione civile, che hanno risposto subito favorevolmente – dice il comandante della polizia locale Stefano Poma – non abbiamo richiesta di vestiario, al momento meglio non portarne”.
Si raccoglie e si impacchetta per poi organizzare il trasporto verso Verona, in accordo con il Consolato. Il centro di raccolta di riferimento per tutta la provincia è aperto ogni giorno, festivi compresi, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Il Comune è impegnato anche sul fronte dell’accoglienza, di chi non ha niente ed è scappato con quello che aveva addosso. Una cinquantina i proprietari privati che hanno già dato la propria disponibilità a concedere appartamenti e case. “In queste prime ore era importante mettersi in moto e organizzare un coordinamento della raccolta – le parole del sindaco Luca Vecchi – Questo al fianco di quella che invece è la rete dell’accoglienza, che non è programmabile”.
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