REGGIO EMILIA – Con un’adesione più alta delle aspettative, vista la situazione complessiva del Paese, si è tenuto oggi lo sciopero generale unitario dei metalmeccanici. Quattro ore a braccia incrociate a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale che hanno coinvolto le circa 350 aziende reggiane aderenti a Federmeccanica per oltre 20mila addetti.
Le percentuali di adesione superano mediamente l’80% nelle maggiori imprese metalmeccaniche: alla Ognibene Power circa il 90% della produzione si è fermato, alla Comer Industies 100% di adesione in tutto il reparto agricolo e 90% ai montaggi, alla Landi Renzo circa l’80%, alla Leuco il 90%, alla Bombardi l’85%, alla Gianni Ferrari il 50%, alla Armet di Brescello tutti gli operai sono usciti insieme in sciopero, alla System Cercamics il 60% di adesione, alla Dieci di Montecchio il turno del mattino si è svuotato e così anche per la VP Italy (ex Vertex), 98% alla Ip Cleaning di Rubiera, solo per citare i dati della mattina.
Adesione bulgara poi nei reparti produttivi della Dana (ex Brevini), la più grande fabbrica metalmeccanica del comune capoluogo, che ha visto un fermo totale della produzione. Il gruppo Interpump, infine, oggi non ha prodotto valore: 99% di adesione a Calerno e altissima partecipazione anche nel maggior stabilimento Walvoil, a Bibbiano.
Nella stragrande maggioranza delle aziende metalmeccaniche della provincia la produzione si è fermata, all’interno dei reparti solo qualche capo settore mentre gli operai si sono riversati fuori dalle fabbriche fermandosi, nel rispetto delle norme anti covid – in mini presidi davanti ai cancelli.
Bandiere, striscioni e cartelli non sono mancati neanche questa volta, così come le brevi assemblee organizzate per confrontarsi sulla situazione in corso. L’umore prevalente registrato tra i lavoratori è stato da un lato di forte preoccupazione per l’emergenza sanitaria che sta di nuovo, con diverse intensità, attraversando il Paese e dall’altro una grande determinazione nel portare avanti la vertenza per il rinnovo del contratto nazionale, ritenendo che le due cose non possano essere poste in contraddizione, né la prima utilizzata per impedire la seconda.
Reggio Emilia rinnovo contratto nazionale sciopero metalmeccanici contratto di lavoro metalmeccanici