REGGIO EMILIA – La morte di Juana Cecilia è stata la quarta in pochi giorni in Emilia: donne uccise da quelli che dovevano essere i “loro” uomini, che con loro hanno condiviso una parte del cammino della vita. Mariti o compagni, figli.
Ed è avvenuto, l’omicidio della 34enne al parco di via Patti, alla vigilia della giornata mondiale, che si celebra oggi, contro la violenza sulle donne. Una coincidenza dolorosa ma del tutto vuota e casuale, visto che non c’è stagione e non c’è data per parlare, purtroppo, di questo. Che non è un fenomeno, ma una strage.
Questa sera dalle 21 a Il Graffio si cercherà, per quanto possibile fare in uno studio televisivo, di andare oltre. Partendo dal terribile fatto di questi giorni si proverà, assieme agli ospiti, a confrontarsi su quello che è possibile fare, sulle riflessioni che in qualche modo possano essere costruttive, tra legge e provvedimenti, misure di protezione, percorsi sanitari, tutele economiche.
In studio ci saranno gli avvocati Alessandra Bonini, legale di Mirko Genco, reo confesso dell’omicidio di Juana, e Giovanna Fava, che ha rappresentato la vittima nel corso delle udienze relative all’affido del suo bimbo di un anno e nove mesi. E ancora, la dottoressa Maria Stella D’Andrea, medico legale, criminologa e clinica dell’Ausl di Reggio, e il consigliere regionale Federico Amico presidente della commissione Pari opportunità.
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