REGGIO EMILIA – Fa discutere la bocciatura dell’incentivo del Superbonus arrivata dal premier Draghi l’altro ieri, nell’audizione al Parlamento europeo. Una presa di posizione che non piace a Confedilizia, l’associazione dei proprietari di casa. “Ci sono centinaia di condomini che dovrebbero partire entro l’autunno e che però stanno subendo non solo l’aumento dei prezzi di cui parla il presidente Draghi dicendo una cosa vera, ma anche le incertezze normative del Governo”, ha commentato la presidente provinciale di Confedilizia, Annamaria Terenziani.
Costi per eseguire le ristrutturazione che sono triplicati, anche per via di una passività ad accettare i prezzi senza trattarli, visto che le risorse ce le mette lo Stato. Con queste motivazioni il presidente del Consiglio Mario Draghi ha attaccato la misura del Superbonus 110%, facendo intendere che potrebbe essere destinata al tramonto. Una bocciatura che non sorprende gli addetti ai lavori. “Draghi è contrario al 110, ma deve accettarlo perché la maggior parte del Parlamento lo vuole – ha aggiunto la Terenziani – Negli ultimi mesi ha introdotto enormi ostacoli alla sua concreta applicazione, in particolare attraverso i limiti allo strumento della cessione del credito”.
Le restrizioni anti frode introdotte strada facendo hanno complicato la vita delle imprese, rendendo loro difficile trovare una banca o un altro intermediario finanziario disponibile ad accettare crediti fiscali legati alle riqualificazioni. Il cui numero, a partire dall’introduzione ormai due anni fa degli eco incentivi, si è impennato. Nel comune capoluogo, ad esempio, il 2021 è stato da record: le richieste di interventi sono cresciute del 50% rispetto all’anno precedente, col 97,5% di domande legate al recupero del patrimonio esistente.
Secondo gli ultimi dati del centro Enea, nella nostra provincia la metà dei cantieri avviati per migliorare l’efficienza energetica riguarda case singole, ovvero la tipologia di edificio beneficiaria di una proroga votata il giorno prima delle esternazioni del premier. Tra le repliche degli esponenti politici, quella della pentastellata reggiana Maria Edera Spadoni, vicepresidente della Camera, che parla di “boicottaggio” e di “duro colpo verso milioni di famiglie e imprese”.
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