ROLO (Reggio Emilia) – Una lite furiosa, una violenza senza freni, una scena che si è stampata nella mente di una bambina di 7 anni soccorsa in lacrime dopo aver vista sua madre aggredita dal nonno e che si è stampata probabilmente anche nella mente dei carabinieri intervenuti che pure sono purtroppo abituati a soccorrere donne in difficoltà.
Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, arriva l’ennesima storia orrenda. Un uomo di 57 anni di Rolo è stato arrestato in flagranza di reato ed è ora a disposizione della procura guidata da Calogero Paci: le accuse per lui sono minaccia aggravata e maltrattamenti in famiglia. La furibonda lite è avvenuta la sera del 23 novembre verso le 22, con grida che sono state sentite anche all’esterno. Per fortuna qualcuno ha provveduto a chiamare il 112.
Alla base della discussione, motivi economici: la vittima, una donna di 27 anni, aveva registrato ammanchi sul suo conto e accusava il padre di essere stato l’autore dei prelievi. La tensione è salita fino a quando l’uomo ha aggredito la figlia: prima scagliandole contro un seggiolino per bambini, poi colpendola con gomitate al volto, infine brandendo un’ascia lunga poco meno di un metro e minacciandola. Tutto questo alla presenza della nipotina.
Ad intervenire sono stati i carabinieri di Campagnola mentre ancora l’aggressione era in atto. Da lì l’arresto in flagranza e il sequestro dell’ascia. La figlia vittima delle violenze, che per fortuna ha riportato lesioni lievi, ha rifiutato il ricovero.
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