REGGIO EMILIA – Il più sobrio, per usare un termine di moda in questi giorni, è Angelo Mastrolia, presidente di Newlat. A capo di un gruppo da 2,8 miliardi di ricavi, con un utile netto di 142 milioni, l’anno scorso Mastrolia ha percepito compensi lordi per 180mila euro. Sugli stessi valori l’amministratore delegato Giuseppe Mastrolia, con 172mila euro.

Più corpose le retribuzioni dei manager di Emak: 410mila euro l’anno scorso per uno degli amministratori delegati, Luigi Bartoli, 221mila per l’altro, Cristian Becchi.
La Landi Renzo, che ha rimandato al 7 agosto l’assemblea degli azionisti, non ha ancora diffuso i compensi corrisposti nel 2024. Nel 2023 il presidente Stefano Landi è stato retribuito con 408mila euro. Cristiano Musi, amministratore delegato e direttore generale fino al luglio 2023, ha incassato 971mila euro. Poco più di 200mila euro sono invece andati ad Annalisa Stupenengo, che ha preso il posto di Musi nella seconda parte del 2023.
Con il gruppo Comer si supera ampiamente la soglia del milione di euro, anzi due. Nel 2024 infatti Matteo Storchi, presidente e amministratore delegato, è stato retribuito con 1 milione e 767mila euro più azioni Comer per un controvalore di 333mila euro.

In cima alla graduatoria dei manager più pagati dalle aziende reggiane c’è anche per il 2024 Fulvio Montipò, presidente esecutivo di Interpump: più di 2 milioni in termini monetari e 4 milioni e 328mila euro in azioni della società. Una curiosità: nel 2023 Montipò fu pagato 700mila euro in più.

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