CAVRIAGO (Reggio Emilia) – La razionalizzazione dell’organico riguarderà 80 dipendenti della Landi Renzo. Non saranno toccati i reparti produttivi, bensì gli altri settori, dagli amministrativi ai commerciali, ai tecnici. La scelta è stata comunicata ai sindacati nel corso di un incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm insieme alle Rsu aziendali. “La decisione si è resa necessaria dopo un’approfondita analisi di ogni possibile soluzione”, ha reso noto l’azienda in una nota inviata alle redazioni, citando il continuo calo delle vendite e assicurando di voler mantenere un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali.
La Landi Renzo opera nel campo della mobilità sostenibile, per il gas naturale, biometano ed idrogeno. Le difficoltà economiche risalgono ad alcuni anni fa. Nel 2023 il disavanzo fu di più di 36 milioni di euro. Il bilancio 2024 del gruppo non è ancora stato approvato. L’assemblea degli azionisti è stata rimandata al 7 agosto. I risultati preliminari diffusi evidenziano ricavi in calo del 10% rispetto all’anno precedente. Nei primi nove mesi dello scorso anno il gruppo ha registrato una perdita di oltre 27 milioni di euro.
Nella nota, l’azienda ha poi citato anche l’impatto che stanno avendo sull’attività gli sconvolgimenti degli equilibri geopolitici e macro-economici globali, i cui effetti negativi sui mercati stanno eccedendo le aspettative degli analisti. I sindacati attendono altre comunicazioni in vista di una trattativa sulla gestione di questi 80 esuberi. La richiesta è quella di avere un piano industriale di rilancio e che gli esuberi siano su base esclusivamente volontaria.
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