REGGIO EMILIA – Non per forza i giganti hanno grandi dimensioni. E’ sufficiente che sia gigante la loro statura morale. Fino al 6 febbraio la sinagoga di via Dell’Aquila a Reggio ospiterà i “Titani” del pittore forlivese Vincenzo Baldini: giganti che si inginocchiano, si piegano, si accartocciano su se stessi, ma resistono, reggendo il peso della sofferenza degli altri. L’allestimento s’intitola “Sulle spalle dei giganti, altrove è l’unico posto possibile”, l’ispirazione è un libro di Eco che a sua volta citava Cartesio. In questo caso i giganti sono quei Giusti, donne e uomini, che hanno messo a rischio la loro vita per salvare quella di persone che si avviavano verso la deportazione e la morte. E se immaginare l’altrove durante il nazi–fascismo era l’unico modo per resistere per ebrei, sinti, omossessuali, intellettuali, quei titani hanno rappresentato un altrove concreto.
Le opere di Baldini, a proposito di giganti, sono imponenti: sono tele ruvide, con su e giù di spessori. I toni sono neutri, dal bianco, al beige, al grigio, al marrone. Sembrano il richiamo alla terra, all’umanità semplice, quella che conta, quella che non è appariscente ma si mescola col resto, quasi invisibile ma fondamentale. La mostra si inserisce nella serie di iniziative pensate da Istoreco, l’Istituto per la storia della Resistenza, in occasione della Giornata della memoria.
mostra arte Giorno della Memoria sinagoga giusti Vincenzo BaldiniGiorno della Memoria: l’omaggio reggiano a sofferenza e libertà. VIDEO