REGGIO EMILIA – “La raccolta terminerà il 1 ottobre, data che ricorda anche la fine del processo di Norimberga, ovvero uno dei pilastri del diritto penale internazionale”, spiega il sostituto procuratore di Bologna, Marco Imperato, che per diversi anni ha lavorato anche in Procura a Reggio Emilia.
Insieme alla collega Valeria Bolici, ha lanciato un appello per denunciare i crimini che stanno avvenendo a Gaza e la violazione sistematica dei diritti internazionali: “Ci siamo guardati e abbiamo detto qui c’è un problema di violazione di diritti internazionali”, spiega.
In una settimana circa sono state superate le 3mila firme. Tra i primi ad aderire all’appello il procuratore capo di Reggio Calogero Gaetano Paci. I giuristi chiedono che sia letto nelle aule del tribunale il preambolo allo Statuto della Corte penale internazionale, firmato a Roma nel 1998, ratificato con legge dello Stato nel 1999. “Richiama un passato doloroso, che non si vuole ripetere”, spiega Imperato. La lettura del preambolo sta avvenendo nelle aule dei tribunali ma anche in quelle universitarie. Hanno aderito anche professori dell’Università di Modena e Reggio: “Abbiamo coinvolto anche il mondo dell’università”.
Hanno aderito all’appello anche tantissimi avvocati anche del Foro di Reggio Emilia: “In un momento in cui a volte è difficile collaborare, la risposta dell’avvocatura dimostra che siamo uniti sui principi fondamentali”, conclude il sostituto procuratore.
Marco Imperato Giuristi per Gaza Duemila firme