REGGIO EMILIA – Gita scolastica quanto mi costi. I viaggi di istruzione sono diventati sempre più onerosi visti i rincari dei mezzi di trasporto e anche delle strutture ricettive: un 20% in più rispetto al 2019. E così molte famiglie si trovano costrette a tenere i propri figli a casa.
Nei giorni scorsi il quotidiano La Repubblica ha pubblicato una indagine secondo cui a livello nazionale uno studente su due si trovi nelle condizioni di rinunciare. Una situazione di difficoltà che conferma a Tg Reggio la dirigente del Bus Pascal, istituto superiore della città che conta 1.400 studenti. Qui, se prima del Covid le rinunce alle gite scolastiche erano mediamente nell’ordine del 5%, adesso sono salite al 20%.
“In diversi casi abbiamo cambiato gli itinerari inizialmente previsti, perché troppo costosi”, fa sapere la professoressa Sonia Ruozzi. Gite programmate a Madrid sono saltate e si sono scelti i confini nazionali, destinazione Napoli ad esempio. Classi che dovevano raggiungere Parigi con treno ad alta velocità andranno in pullmann perché più economico. La questione budget ha portato anche ad una riduzione dei giorni di viaggio.
“Un viaggio di 4 o 5 giorni comporta spese che non sono inferiori ai 500 Euro, con un peso notevole dunque sulle famiglie, considerando soprattutto chi ha più di un figlio”, spiega la dirigente scolastica. Gli istituti hanno a disposizione un fondo con cui venire incontro alle famiglie più in difficoltà “abbiamo deciso, con il consiglio di istituto, come altri istituti, di attuare strumenti di supporto alle famiglie”.
Altrove, ci sono istituti superiori, vedi un caso a Pavia, che hanno deciso addirittura di cancellato le gite con la motivazione specifica di evitare discriminazioni nei confronti degli alunni provenienti da famiglie più bisognose.
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