REGGIO EMILIA – Una carovana rosa che ha toccato il nostro territorio e il cuore dei reggiani, anche dei non appassionati di ciclismo.
La 104ª edizione del Giro d’Italia, che ha festeggiato i suoi 90 anni sulle salite e discese di cinque comuni reggiani: San Polo, Canossa, Casina, Carpineti e Toano, è stata una vetrina nazionale e internazionale che senza dubbio che non si è limitata alla sola giornata di martedì 11 maggio.
Cosa rimane, oggi, di questa opportunità che ha coinvolto amministrazioni, commercianti, scuole, infrastrutture? Cosa hanno lasciato dietro di loro quelle bici lanciate al traguardo di Sestola che hanno fatto riscoprire all’Italia anche le bellezze paesaggistiche e storiche del nostro Appennino, nonostante il maltempo?
A tracciare un bilancio il presidente della Provincia, Giorgio Zanni: “Come ente, abbiamo anticipato un investimento per la sistemazione e la manutenzione delle strade per 500mila euro – le sue parole – Interventi che hanno impegnato aziende del nostro territorio per lavori che rimarranno patrimonio dei cittadini. Lungo il percorso abbiamo visto tante vetrine che cambiavano, tante bici colorate di rosa, le scuole che promuovevano iniziative e i paesi animarsi, il che vuol dire riconquistare anche un po’ di normalità”.
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