FELINA (Castelnovo Monti, Reggio Emilia) – Un grande romanzo popolare non può prescindere dalla sua storia e dai suoi momenti epici, quelli che restano nella memoria di generazioni di appassionati. E quando ci si trova davanti campioni come Gianni Bugno, due volte iridato, e Davide Cassani, ecco che l’emozione prende forma e accomuna tutti. Con questo sentimento l’Appennino e la nostra provincia accoglierà il Giro d’Italia, che arriverà a Castelnovo Monti il 21 maggio da Viareggio dopo aver esaltato le bellezze del Parco Nazionale, e che attraverserà la nostra provincia il giorno seguente, perché la Modena-Viadana sarà soprattutto una vetrina per i castelli matildici.

Davide Cassani e Gianni Bugno
Il Parco Tegge di Felina ha ospitato una cena di gala che ha riunito organizzatori, istituzioni e sponsor. A fare bella mostra di sé il Trofeo dell’Infinito riservato al vincitore del Giro, una sorpresa portata dal direttore della corsa, Mauro Vegni (Rcs Sport): “C’è da tempo un rapporto avviato con la Regione Emilia Romagna. L’organizzatore deve tenere conto del progetto sportivo del giro, ma anche dei desiderata delle Amministrazioni di quello che vogliono mettere in mostra del loro territorio. La tappa che arriva a Castelnovo inizia a diventare importante, potrebbe essere di classifica come di fughe da lontano, tenendo presente che i ciclisti dovranno scalare l’Alpe di San Pellegrino dopo 25 anni. La tappa del giorno dopo darà lustro al territorio. Con il cicloturismo si dà la possibilità di far conoscere questi territori. Chi vede il Giro ci vuole tornare, magari a pedalare”.

Gianni Bugno con il sindaco di Castelnovo Monti Emanuele Ferrari
L’arrivo di tappa costerà al Comune oltre duecentomila euro, compresa la manutenzione delle strade, che saranno coperti da sponsor. “Se l’azienda si è sviluppata ed è arrivata dove è arrivata, è merito anche dei collaboratori che hanno creduto nel nostro sogno – dice Enrico Grassi, main sponsor con la sua E80 Group e presidente del Comitato di Tappa – Non potevo tirarmi indietro. Lo faccio volentieri, come penso tutti gli altri imprenditori”.

Enrico Grassi intervistato sul palco da Luca Simonelli
Recenti studi dicono che per ogni euro investito il ritorno per il territorio può essere anche di 12, 13 euro. Gli spettatori che guarderanno il Giro saranno oltre 700 milioni in tutto il mondo, a migliaia vorranno vedere i campioni dal vivo. Non sufficienti gli alberghi della zona, da qui l’appello dell’amministrazione ai privati ad aprire le case come bed&breakfast saltuari per affittare eventuali camere libere. Il Giro è uno spettacolo che coinvolge tutti.

Davide Bianchini, caporedattore web di Telereggio, con Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia