CARPINETI (Reggio Emilia) – Parlare di tappone alpino può suonare esagerato. Eppure il sindaco di Carpineti Tiziano Borghi non ha dubbi, a suo avviso la porzione di Giro d’Italia che attraversa il suo comune può essere definita “Il nostro Mortirolo”. Questo perché quella tra Piacenza e Sestola sarà la prima tappa dell’edizione 2021 con pendenze medie tali da mettere alla prova i 184 corridori. Che passeranno anche da San Polo, Canossa, Casina e Toano. Tutti paesi che con addobbi e coreografie si sono preparati ad accogliere la carovana rosa, per una manifestazione che, come sempre, allo spettacolo agonistico affianca momenti di festa.
Poco dopo le 14 il Giro entrerà nel territorio reggiano, provenendo da Traversetolo. A partire da mezzogiorno la Sp 513R sarà la prima strada a chiudere al traffico. Cinquanta chilometri più in là, a Ponte Dolo, verrà varcato il confine col modenese. In quel punto, alle 16.15 è prevista la riapertura della Sp 486R. Sono diversi i chilometri di percorso riasfaltati in questi ultimi giorni
Protagonista sarà anche la storia, coi castelli matildici a fare da scenografia. Insidiosa, come accennato, sarà la salita verso quello di Carpineti. “In quel frangente – spiega l’ex ciclista professionista Paolo Tedeschi – già si potrà vedere chi potrà puntare a vincere il Giro. Chi non sarà in forma la pagherà”.
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