NOVELLARA (Reggio Emilia) – Il teatro Tagliavini ha ospitato la giornalista Giovanna Botteri. Davanti a 300 persone, intervistata da Mattia Mariani, l’inviata della Rai ha parlato di pace, di giornalismo e del ruolo dell’Europa nel contesto internazionale.
Se nei paesi dell’Unione Europea la pace ha regnato per 80 anni, significa che proprio da questi popoli possono nascere i semi per soffocare le guerre. Eppure l’Unione stenta a decollare e incide poco nello scacchiere mondiale. Secondo Giovanna Botteri questo è uno dei problemi internazionali più scottanti: “L’Europa ha bisogno di una politica estera comune, se l’avesse sarebbe la prima politica estera al mondo, e basterebbero gli eserciti internazionali uniti, sotto un’unica bandiera e un’unica politica, basterebbero” ha detto ai nostri microfoni.
Inviata di guerra nei Balcani, in Afghanistan e in Irak, poi corrispondente dalla Cina , dagli Stati Uniti e dalla Francia, Giovanna Botteri ha analizzato i diversi focolai di guerra chiarendo che non bisogna confondere i leader guerrafondai con l’intero popolo che rappresentano. La funzione dei giornalisti per Giovanna Botteri resta di straordinaria importanza: “Noi non siamo partigiani, non dobbiamo essere di parte e non dobbiamo essere tifosi, noi dobbiamo dare a chi ci ascolta, a chi ci legge e chi ci segue gli strumenti per capire il contesto in cui stiamo vivendo”.
Giovanna Botteri ha parlato anche di Tonino ed Edda Mariani Cerati, due sindaci di Novellara, marito e moglie, che hanno costruito la pace nel secondo dopoguerra. “Credo che ci sia una grande attinenza a quello che hanno fatto Edda e Tonino – ha detto il sindaco di Novellara Simone Zarantonello – secondo me hanno avuto delle intuizioni che si possono collocare fuori dai muri di Novellara”.
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