REGGIO EMILIA – Tafferugli e pestaggi sono la fattispecie più estrema. Il problema più blando, motivo di chiamata al 113 da parte dei residenti, consiste invece negli schiamazzi di persone che bivaccano sotto il portici o lungo la strada. Capannelli formati spesso da giovani, che vengono allontanati dalla polizia, dopo essere identificati. Giovani che non di rado vengono trovati in possesso di armi improprie. E’ il caso del 22enne sorpreso domenica scorsa in possesso di un cutter, finito sequestrato dagli agenti, intervenuti in piazzale Marconi su segnalazione del titolare di negozio, allarmato per la presenza di ragazzi molesti.
“Ci sono contesti ben identificati di degrado, di aggregazione di persone destinate talvolta anche allo spaccio, al consumo di sostanze stupefacenti. Ma c’è una consapevolezza da parte delle istituzioni in campo e la volontà di aggredire con molta determinazione questa situazione ripristinando un certo tipo di normalità abbastanza velocemente”. Il sindaco Luca Vecchi, nel prendere atto degli episodi gravi avvenuti nella zona della stazione storica nell’ultimo mese, ribadisce l’alto livello di attenzione e monitoraggio in campo. “Tutt’ora sono già stati intensificati i servizi di controllo e di vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Metteremo in quel contesto anche degli operatori sociali, per riuscire a integrare tanto la funzione repressiva, quanto quella preventiva”.
L’obiettivo è di aumentare il numero di operatori dell’unità di prossimità della Fondazione Papa Giovanni XXIII, chiamati a intercettare e ad aiutare i soggetti problematici. Nel frattempo proseguono anche i controlli interforze per mappare case e condomini del quartiere, per fare emergere irregolarità abitative.
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