GATTATICO (Reggio Emilia) – Decide di sposare uno straniero per fargli avere la cittadinanza e finisce segregata in casa, senza telefono o documenti, per settimane. Poi riesce a fuggire ma è indecisa se denunciare o meno l’accaduto per via della promessa delle finte nozze. E’ accaduto a una 27enne modenese: cosa ha passato lo hanno poi ricostruito i carabinieri di Reggio Emilia indagando su una banda di spacciatori e truffatori che, usando i dati del cellulare di una, ignara, 29enne reggiana (che lo aveva smarrito), avevano convinto la giovane donna a convolare a nozze con un 31enne nordafricano in cambio di 10mila euro. Ma la 29enne, riconfigurando lo smartphone, si era trovata sulla mail conversazioni a lei sconosciute, con nomi stranieri mai sentiti prima, quindi si è presentata in caserma a Gattatico. E da qui è iniziata l’indagine.
I militari hanno così scoperto che la modenese era stata sequestrata dal 31enne, rinchiusa in un appartamento nel reggiano, dove vivevano compici albanesi dell’uomo, poi spostata nel veronese, dove vive il 31enne. Entrambi i luoghi di “prigionia”, stando a quanto sarebbe emerso nel corso delle indagini dei carabinieri, costituivano anche due basi di spaccio di stupefacenti che vedevano coinvolto sia il 31enne che altri stranieri.
I militari hanno denunciato per sequestro di persona, spaccio di stupefacenti, frode informatica ed induzione al matrimonio mediate inganno complessivamente otto persone, tutte straniere, tra i 23 e i 43 anni, residenti tra le province di Reggio Emilia e Verona e Torino. Le indagini sono ancora in corso.
Servizio Tg di Cristiana Boni
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