REGGIO EMILIA – Un voto espresso dall’aula del Senato consente di illuminare ulteriormente uno dei passaggi chiave della storia recente del nostro territorio: l’offensiva del centrodestra contro il procuratore capo di Reggio Marco Mescolini. Un’offensiva coronata da successo, con il trasferimento fuori regione – poco meno di un anno fa – del principale artefice delle indagini sulla ‘ndrangheta in Emilia. Il voto è quello con il quale i senatori, a maggioranza, hanno salvato Carlo Giovanardi dal processo in corso di svolgimento a Modena, che vede 12 persone accusate a vario titolo di minacce a corpo amministrativo dello Stato e di rivelazione di segreti d’ufficio. Il Senato ha votato a favore dell’insindacabilità dell’ex parlamentare del Nuovo Centrodestra.
Cosa c’entra Giovanardi con Mescolini? C’entra, perché fu proprio Mescolini, da sostituto procuratore della Dda di Bologna, insieme alla collega Beatrice Ronchi, a firmare la richiesta di rinvio a giudizio nel 2018. Secondo l’accusa, tra il 2013 e il 2015 Giovanardi, all’epoca senatore del Nuovo Centrodestra, si adoperò affinché le aziende edili della famiglia Bianchini di Modena fossero riammesse alla white list, da cui erano state escluse per i rapporti con esponenti della cosca Grande Aracri.
Per ottenere questo obiettivo, sempre secondo l’accusa, Giovanardi avrebbe minacciato il prefetto di Modena Michele Di Bari, il comandante provinciale dei Carabinieri di Modena, colonnello Stefano Savo, e il comandante del Reparto operativo, colonnello Domenico Cristaldi. In aula, tre mesi fa, il colonnello Cristaldi ha definito l’atteggiamento del senatore modenese “intimidatorio”. In quegli anni, tra l’altro, Giovanardi sedeva nella Commissione parlamentare antimafia.
Nel 2020 Augusto Bianchini è stato condannato in appello a 9 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Per fatture false sono stati condannati anche la moglie e il figlio. Le preoccupazioni della Prefettura e dei Carabinieri erano dunque fondate. Ma le pressioni di Giovanardi in difesa dei Bianchini non saranno valutate da un giudice. Per la maggioranza dei senatori sono da considerarsi alla stregua di opinioni espresse da un parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni. Hanno votato per sottrarre Giovanardi al processo Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Gli stessi partiti che hanno chiesto e ottenuto la testa di Mescolini. A queste forze politiche si è aggiunta Italia Viva.
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