REGGIO EMILIA – La corona di fiori ai piedi della lapide a ricordo degli ebrei reggiani che e sono stati deportati e sterminati nei lager nazisti. E’ anche per loro la giornata della memoria istituita per ricordare le vittime dell’Olocausto nazista, il 27 gennaio, giorno in cui 79 anni fa l’Armata Rossa scoprì e liberò il campo di concentramento di Auschwitz. La cerimonia con le istituzioni si è svolta oggi alla sinagoga di via dell’Aquila.
“Per noi è importante perché in questi giorni, 80 anni fa, i reggiani erano ancora a Cavazzoli internati. Gli ebrei venivano catturati, mandati a Fossoli e da lì ad Auschwitz dove il 26 febbraio di 80 anni furono uccisi”, spiega Matthias Durchfeld, direttore di Istoreco.
Sono state citate le parole della senatrice Liliana Segre: ‘Serve una memoria viva e vissuta, affinché tutto questo non sia ridotto alla semplice pagina di un libro di storia’. “Va rinnovato – ha detto ancora il sindaco Vecchi – il nostro impegno per la pace e la libertà. Quest’anno la ripresa del conflitto mediorientale impone una riflessione su come cercare la pace. Riguarda tutti”.
“Quello che avviene a Gaza, in Ucraina, nei lager libici. Dalla giornata della memoria deve partire una riflessione”, ha aggiunto il presidente della Provincia Giorgio Zanni.
Tante le iniziative che sono state organizzate in occasione della giornata delle memoria, dalla posa delle pietre di inciampo alla mostra allestita in sinagoga fino al 26 febbraio dedicata all’arresto degli ebrei di Reggio. Una storia nella quale si immergeranno gli studenti che tra qualche settimana partiranno per il viaggio della memoria. La direzione: Aushwitz.
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(Giovanni Speziale/Elite per Reggionline)
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