REGGIO EMILIA – I cambiamenti climatici presentano il conto e dopo i violenti temporali di fine giugno, adesso è il momento del caldo torrido. Sarà una settimana di temperature alte, ma quest’anno a pesare sono soprattutto i giorni consecutivi di un’ondata che sembra non finire mai.
Un’altra settimana di grande caldo, dunque, con le minime e le massime che continueranno inesorabilmente a salire. In realtà, l’estate 2024, almeno per il momento, non è caratterizzata da picchi di temperature estreme come accaduto nei due anni precedenti, ma dalla continuità costante di giorni sopra i 30° C, senza mai una tregua. Anche questo incide sul disagio delle persone, come evidenzia l’Indice di Thom “che nelle ore più calde della giornata – spiega Luca Lombroso, meteorologo e divulgatore ambientale – oltrepassa i livelli di disagio forte per le persone. Non siamo nella fascia estrema, ma quella è abbastanza rara dalle nostre parti”.
Il susseguirsi di anni consecutivi di caldo record, è la dimostrazione concreta che i cambiamenti climatici sono una realtà e, allora, diventa indispensabile prepararsi anche a cambiare le proprie abitudini e i comportamenti collettivi. Anche in un’estate in cui, grazie alle piogge primaverili, il Po è a livelli record per disponibilità idrica, ma il resto d’Italia è nella morsa della siccità. “Questo, quindi, è il momento di non sprecarla, questa acqua – ha aggiunto Lombroso – ma di pensare a quando tornerà l’emergenza siccità, come due anni fa, per non farsi trovare impreparati”.
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