REGGIO EMILIA – Le forti precipitazioni che hanno travolto il Reggiano nelle giornate scorse hanno fatto registrare numeri considerevoli. Circa 200 milioni di metri cubi si sono abbattuti sull’intero territorio controllato dal consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale. Una situazione che spiega nel dettaglio Domenico Turazza, direttore dell’ente.
“Abbiamo avuto una perturbazione atlantica estremamente lunga e pesante – ha dichiarato – che ha fatto registrare in pianura la caduta di 150 mm di pioggia. Un quantitativo notevole, se consideriamo che la quota che cade in un anno è sui 700-750 mm. Voi capite che nell’arco di 3-4 giorni è caduto più del 20% della pioggia di un anno”.
Turazza non usa mezzi termini per definire quanto avvenuto nei giorni scorsi: “Credo che costituisca, a tutti gli effetti, un evento eccezionale. Si è già verificato in due situazioni analoghe lo scorso novembre e dicembre, però è un evento eccezionale”. Anche nella zona collinare e appenninica non sono mancati i problemi a causa della pioggia e della neve. Dalla seconda piena di sempre del Secchia, alle nevicate superiori al periodo. “Siamo intervenuti a Castelnovo Monti, Rio Merlo e Toano – ha aggiunto Turazza – e abbiamo registrato danni in diversi comuni del Modenese. La pioggia così intensa ha accentuato la franosità e il dissesto idrogeologico che purtroppo per la collina e la montagna è cronico”.
La rete del Consorzio della Bonifica ha retto: “Per fortuna, grossi danni non dovremmo averne registrati. Devo fare un grosso plauso al personale che ha lavorato giorno e notte per 4-5 giorni di fila per gestire gli impianti”.
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