REGGIO EMILIA – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo famigliare che accolgono minori ha ascoltato il giornalista Rai Luca Ponzi. La commissione ha lo scopo di mettere a punto un disegno di legge che riformi l’iter degli affidi di minori e sta ascoltando interlocutori che possano portare un contributo. La presidente Laura Cavandoli, deputata della Lega, ha convocato Ponzi perché, da cronista, ha seguito per la Rai il caso dei presunti affidi illeciti in val d’Enza. Ponzi ha espresso valutazioni simili a quelle riportate alla stessa commissione, a metà dicembre, dal sostituto procuratore Valentina Salvi, titolare dell’inchiesta. In primis, l’esistenza di lacune e storture nel sistema della giustizia minorile, il cui apice sono i magistrati del Tribunale per i minori.
“A quanto mi risulta sul caso val d’Enza il tribunale ha deciso sulla base di relazioni, senza approfondire. L’ex presidente ha detto più volte ‘gli assistenti sociali sono la mia polizia giudiziaria’, ma non sono sbirri, non ne hanno gli strumenti, senza nulla togliere agli assistenti sociali che svolgono un lavoro enormemente difficile”.
Secondo Ponzi dall’inchiesta della procura di Reggio sull’Unione Val d’Enza emerge la mancanza di un ruolo di controllo, “a prescindere dalle responsabilità dei singoli, è stato dimostrato che è un sistema che non tutela se stesso, perché le mele marce ci sono dappertutto ma bisogna saperle trovare e isolare”.