REGGIO EMILIA – In un anno nella sola città di Reggio Emilia sono stati giocati d’azzardo 314 milioni di euro, 65,3 quelli persi definitivamente. I dati si riferiscono al 2019 e sono stati diffusi da Fabio Salati, presidente del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII in occasione del XXI convegno nazionale sul gioco d’azzardo promosso proprio dalla realtà cooperativa attiva a Reggio.
“Sono dati preoccupanti quelli che testimoniano quanto il gioco d’azzardo nel nostro Paese sia costantemente cresciuto negli anni. Se in Italia nel 2004 si spendevano complessivamente 24,8 miliardi di euro al gioco d’azzardo, i numeri sono costantemente cresciuti fino ad arrivare ai 110,5 miliardi di euro giocati nel 2019. Sempre a livello nazionale i dati indicano che nel 2019 gli italiani hanno definitivamente perso al gioco 19,4 miliardi di euro – spiega Salati – Reggio? E’ come se ogni abitante, neonati compresi, avesse perso più di 360 euro in un solo anno.
E ancora: “La Papa Giovanni ha sempre cercato di contrastare questo fenomeno offrendo le migliori soluzioni possibili alla presa in carico e alla cura dei giocatori patologici. Abbiamo iniziato nel 2000, quando ancora il gioco d’azzardo veniva considerato un’ innocua pratica ludica, con l’attivazione del primo gruppo di trattamento e abbiamo aumentato le nostre progettualità cercando sempre di intercettare i bisogni delle persone. In questi venti anni molte cose sono state fatte. I gruppi settimanali sono attualmente 6 sia sul territorio di Reggio Emilia che a Modena, nel 2013 abbiamo aperto una delle primissime Comunità specifiche per soli giocatori d’azzardo inviati dai SerT, (aperta tutto il giorno per tutti i giorni dell’anno), dove proponiamo programmi personalizzati di trattamento terapeutico ed educativo con gli obiettivi di rieducazione alla gestione del denaro e alla gestione degli aspetti della dipendenza da gioco cercando di promuovere sempre le risorse e le autonomie residue dei nostri ospiti. Nel 2019 abbiamo attivato un’altra sperimentazione semiresidenziale in un appartamento a Puianello per giocatori patologici inviati dai SerT che mantengono un lavoro o un’attività diurna esterna alla struttura e che fanno un programma terapeutico-educativo serale e nei weekend”.
Tra i successi della Papa Giovanni, la convenzione con il Comune di Reggio che ha permesso la nascita di Azzardopoint, che offre gruppi educativi ai famigliari dei giocatori e un servizio di sostegno tecnico e psicologico ai problemi del sovraindebitamento economico.
“Per fornire un dato macro dal 2000 al 2019 la Papa Giovanni ha ricevuto 1947 richieste di aiuto e accolto in trattamento 1226 giocatori patologici. Non ultimo, Azzardopoint si occupa anche di formazione, informazione (rivolta ai cittadini), prevenzione (rivolta ai giovani studenti delle scuole superiori), e sviluppa da anni anche attività di ricerca epidemiologica sul fenomeno”.
Servizio Tg di Cristiana Boni
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