REGGIO EMILIA – È stata la poesia “Dlin Dloun” di Monica Incerti Pregreffi ad aggiudicarsi il trofeo “la Giareda”, primo premio del concorso di poesia dialettale legato alle celebrazioni della Madonna della Ghiara, arrivato alla 41ª edizione e intitolato al ricordo dell’attrice dialettale Ennia Rocchi.
La poesia “Dlin Dloun” si è classificata prima in quanto – queste le motivazioni della giuria – “il suono di un’allegra campanella annuncia l’arrivo di Zvanèin, tradizionale gelataio ambulante, che riunisce attorno al suo carretto grandi e piccoli in un giorno d’estate. Dopo un avvio che sa di filastrocca, le immagini della scena si dipanano in versi rapidi e leggeri, immagini fresche e nostrane come i quattro gusti di gelato che può offrire Zvanèin, di cui l’autrice ha preciso, incantato ricordo”.
Il secondo premio, medaglia d’oro del concorso, è stato assegnato alla poesia “Coronavirus: un mónd a l’arvērsa” di Maria Teresa Pantani.
Terza classificata, insignita della medaglia d’argento, la poesia “Mirabel” di Giacomo Borgatti.
I due premi messi a disposizione dalla Fabbriceria del Tempio della Ghiara per le più significative poesie che sottolineino gli aspetti religiosi della ricorrenza, sono stati assegnati ex-aequo alle poesie “La Madôna ‘d j calsètt” di Annalisa Bertolotti e “Madunîna dla Giâra e Coronona-virus” di Savino Rabotti.
La Commissione, inoltre, ha giudicato degne di segnalazioni anche la poesia “Őss a őss con la nőra” di Annalisa Bertolotti, “Pêder” di Monica Incerti Pregreffi e “Al vècc bòregh” di Maria Codeluppi per la ricchezza del contenuto e la sicurezza nell’uso del dialetto.
I testi premiati sono stati letti da Franco Ferrari, lettore ufficiale del Centro Studi sul Dialetto Reggiano di Albinea.
Ieri la cerimonia di premiazione in Sala del Tricolore, aperta dall’assessore al centro storico e alle attività produttive Mariafrancesca Sidoli. Presenti alla premiazione anche i membri della commissione giudicatrice, composta da Giuliano Bagnoli, Antonio Casoli, Rosa Dalla Salda, Aurelia Fresta, Lucia Gramoli, Francesco Giuseppe Sassi e presieduta da Giuseppe Adriano Rossi.