REGGIO EMILIA – Tanti gli appuntamenti previsti anche per l’ultima giornata della Giareda in programma lunedì 8 settembre, giorno della nascita della Beata Vergine Maria e momento ‘clou’ della sagra religiosa.
La sagra della Giareda e le celebrazioni della Basilica nascono per ricordare il primo miracolo della Madonna della Ghiara: la guarigione del sordomuto Marchino. Un ragazzino della montagna, nato senza la lingua, che si fermava a pregare davanti all’immagine della Beata Vergine con il Bambino, posta all’angolo del muro del convento dei Servi di Maria. Il miracolo avvenne il 29 aprile del 1596 quando a Marchino crebbe la lingua e fu immediatamente in grado di parlare. I reggiani decisero allora di costruire una basilica dedicata alla Madonna proprio nel punto in cui aveva manifestato la sua presenza. A lungo organizzata a fine aprile, dopo una rovinosa nevicata fuori stagione, la sagra fu poi spostata a settembre nel giorno della nascita di Maria.
Lunedì 8 settembre, giorno solenne della Natività della Beata Vergine Maria, le celebrazioni religiose prenderanno avvio già alle ore 6 con il canto dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi, insieme alle case della carità. Seguiranno le Sante Messe delle ore 7.15 e 9, fino al momento centrale della giornata: la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo, monsignor Giacomo Morandi in programma alle ore 11. La giornata si concluderà con il rosario alle ore 18 e la Santa Messa delle ore 18.30, in concelebrazione con la Comunità Ordine dei servi di Maria. Per l’occasione, la Basilica resterà aperta dalle ore 7.15 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 22, offrendo a tutti i fedeli l’opportunità di un momento di raccoglimento personale.
IL PROGRAMMA LAICO
Fin dal mattino l’ampia mostra-mercato proporrà specialità agroalimentari locali tra cui il parmigiano reggiano, il lambrusco e l’aceto balsamico, non mancheranno inoltre vivaisti, artigiani e vintage. Sempre in tema di enogastronomia, questa nuova edizione della sagra presenta un nuovo prodotto: “Le Giarelle”, i dolci al sassolino della Giareda che verranno presentate da Zita Zaccarelli della pasticceria Donelli (ore 17 piazza Roversi). Maurizio Ferraris parlerà di “formaggi buoni da morire” (ore 17.30), mentre la Confraternita dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia porterà in città il nostro “oro nero”: l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia (ore 18).
A Palazzo Allende, le poesie e i racconti in dialetto dell’associazione Vinkevalà (ore 14.30 – 17) e l’incontro a cura di Flavia Bianca Pigozzi “L’acqua cuntra su l’an ga va! (L’acqua verso su non ci va)” (ore 17). A seguire la premiazione del concorso di poesia dialettale “La Giareda” (ore 18), a cura del Centro studi sul dialetto di Albinea con Giuliano Bagnoli e Lengua Medra. A conclusione della rassegna dedicata alle tradizioni linguistiche locali, lo spettacolo dialettale di Antonio Guidetti “La telefonata del Bèlica”.
Nel pomeriggio in piazza Gioberti, si terrà il recital dei giovani allievi della scuola di musica Cepam (ore 16.30, 17, 19, 19.10) e a seguire l’incontro con l’archeologo James Tirabassi che racconterà dell’antico corso del fiume che scorre a Reggio Emilia, il Crostolo (ore 17). A seguire è in programma l’incontro curato da Clementina Santi che illustrerà il viaggio della Madonna della Ghiara da Reggio Emilia a Fivizzano (ore 18). Alle ore 15.30 un appuntamento imperdibile per gli appassionati di arte: la visita guidata alla Basilica della Ghiara in compagnia dell’architetto Mauro Severi.
Gli appassionati di musica potranno poi ripercorrere la storia delle discoteche emiliane negli anni d’oro della disco music durante l’appuntamento “L’Emilia che ballava: dalla Roncastalda al Marabù“, curato da Paolo Simonazzi (ore 18.30). La giornata nella piazza dell’obelisco si concluderà alle ore 19 con un aperitivo offerto dal degustatore Matteo Pessina.
Bambini e bambine troveranno nell’area “Paideia” in largo degli Alpini gli asinelli, il lupino del Gigante, le antiche favole reggiane e alle 17.30 lo spettacolo di burattini “Crepi l’avarizia”.
Nell’ultimo incontro della rassegna dedicata a cinema e gastronomia “Pasta diva”, al Chiostro maggiore della Ghiara (via Guasco 6), sarà possibile mangiare un piatto di pasta insieme al professore Marco Incerti Zambelli durante la proiezione del film Brutti, sporchi e cattivi (ore 21).













