SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Si è svegliata dal coma Sabrina Guidetti, la moglie di Paolo Eletti, il 58enne ucciso lo scorso 24 aprile nella propria abitazione a San Martino in Rio. La donna era stata ritrovata in casa narcotizzata e con ferite sui polsi. Per quanto accaduto il figlio della coppia, Marco Eletti, è in carcere a Modena.
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Il caso del delitto di San Martino in Rio potrebbe essere vicino ad una svolta. A poco meno di un mese da quel terribile 24 aprile, Sabrina Guidetti si è svegliata dal coma e ha lasciato la terapia intensiva per essere trasferita in un altro reparto del Santa Maria Nuova.
La 54enne, che era stata rinvenuta in casa, accanto al cadavere del marito, priva di sensi, con tagli sui polsi e narcotizzata, ha ripreso conoscenza e viene definita da un bollettino diffuso dall’Ausl “orientata e in netto miglioramento”. Orientata significa in sostanza che sa chi, sa dove si trova e sa chi sono le persone che le stanno attorno.
Nei prossimi giorni sarà dunque ascoltata dai carabinieri del Nucleo investigavo, coordinati dalla Procura di Reggio. La sua testimonianza è considerata fondamentale per cercare di ricostruire quanto verificatosi 27 giorni fa nella casa di via Magnanini.
Secondo gli inquirenti sarebbe stato Marco Eletti ad assassinare, in maniera premeditata a colpi di martello il padre Paolo tentando di uccidere anche la madre Sabrina procurandole una intossicazione da benzodiazepine, ossia farmaci ansiolitici. Le ferite sui polsi erano invece molto lievi. Il 33enne resta detenuto nel carcere di Modena.
Nel colloquio che avrà, in ospedale, con gli investigatori, la donna non dovrà essere assistita da un legale.
Che cosa ricorda di quel giorno? Cosa accadde all’interno dell’abitazione di famiglia? Queste in sostanza le domande che le verranno rivolte, le cui risposte potrebbero spazzare via i dubbi e gli interrogativi che aleggiano sul delitto.
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