REGGIO EMILIA – Le indagini sul delitto di San Martino in Rio potrebbero essere vicine a una svolta. Questa mattina i militari del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.) di Roma, inisieme ai colleghi del nucleo investigativo, hanno ascoltato nuovamente Sabrina Guidetti, ricoverata in ospedale a Reggio. La 54enne si era risvegliata dal coma il 21 maggio scorso, a quasi un mese dal delitto del 24 aprile in cui ha perso la vista il marito, Paolo Eletti. Era già stata sentita nei giorni successivi dal sostituto procuratore Piera Giannusa, accompagnata dal luogotenente del nucleo investigativo di Reggio e da un rappresentante del Racis di Roma. Ma la donna in un primo momento non ricordava nulla dell’omicidio di cui è accusato il filgio, Marco Eletti. La 54enne era stata rinvenuta in casa, accanto al cadavere del marito, priva di sensi, con tagli sui polsi e narcotizzata. Ora potrebbe aver ricordato e fornito così agli inquirenti elementi utili per lo sviluppo delle indagini.
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