SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Marco Eletti è ancora rinchiuso in carcere a Reggio, in attesa dell’interrogatorio di garanzia in programma domani. E’ accusato dell’omicidio del padre e del tentato omicidio della mamma, nell’abitazione della famiglia a San Martino in Rio. Intanto continuano gli accertamenti, in via Magnanini questa mattina sono arrivati i Ris di Parma.
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Che cosa è successo sabato pomeriggio, nell’abitazione di via Magnanini 13 a San Martino in Rio? Come si sono susseguiti i fatti? Le indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Piera Giannusa, si stanno concentrando proprio sulla ricostruzione dell’esatta dinamica dell’accaduto: “L’uomo è stato assassinato a colpi di martello, cinque, al cranio – dice il maggiore Luigi Scalingi, comandante dei carabinieri della Compagnia di Reggio – e la donna trovata in stato di semincoscienza a seguito di questa forte assunzione di benzodiazepine, forse, ma questa è una ipotesi da riscontrare, nel tentativo di simulare un omicidio – suicidio. La nostra tesi propende per il duplice omicidio”.
Una conclusione a cui sono arrivati gli inquirenti dopo aver interrogato tutta la notte Marco Eletti, 33 anni figlio della coppia, in carcere in stato di fermo con l’accusa di omicidio del padre Paolo, 58 anni e del tentato omicidio della mamma Sabrina Guidetti, 54 anni. Paolo era in salotto a terra, Sabrina in cucina sul divano, aveva ferite da arma da taglio ai polsi. La donna è ancora ricoverata al Santa Maria Nuova, in coma farmacologico a causa dei farmaci assunti, in condizioni gravi ma stabili. Si spera che si risvegli anche per le informazioni utili che potrebbe fornire. Poi si attendono gli esiti dell’autopsia disposta sul corpo di Paolo Eletti.
Martello e coltello sono stati sequestrati: “Nel garage è stato trovato del contenitore con all’interno del materiale, sui cui ci riserviamo di fornire i dettagli, sono elementi che sono stati utilizzati per compiere il delitto, l’assassino ha cercato di disfarsene, bruciando il contenitore”. Con ogni probabilità mozziconi di guanti in lattice e lacci presumibilmente per legare i polsi.
Marco Eletti non ha confessato. Ha ripetuto di essere entrato in casa e aver trovato i genitori in quello stato. Le tante contraddizioni della sua ricostruzione hanno indotto la procura a disporre il fermo. Il movente sarebbe da ricondurre a questioni patrimoniali legate alla gestione della casa della famiglia Eletti.
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