SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Un solo indagato, finora. Indizi che il giudice ha ritenuto “gravi”, finora. La madre dello stesso indagato ferita e incapace di parlare, finora. E’ “finora” l’avverbio chiave del delitto di San Martino in Rio. Marco Eletti, il figlio del 57enne Paolo assassinato a colpi di martello e di Sabrina Guidetti trovata con tagli sui polsi, è in carcere, ma non vuole certo dire che le indagini siano ferme o finite. Sia da parte di procura e carabinieri, sia da parte della difesa del 33enne.
Il legale del sospettato, l’avvocato Noris Bucchi, che ancora non ha deciso se fare ricorso al Riesame contro il provvedimento di custodia cautelare a carico del suo assistito, ha ribadito anche nelle ultime ore: “La storia è più complessa di quanto appare, ci sono elementi anche a favore di Marco“. Quali? Riserbo assoluto.
E’ indubbio che il racconto che lo stesso indagato ha fatto ai soccorritori prima e ai carabinieri poi nell’immediatezza dei fatti presenta degli elementi da un certo punto di vista sconcertanti. Uno su tutti, la ricerca – da lui confermata – del come uccidere una persona a martellate, fatta col cellulare poco prima di, secondo il suo racconto, trovare il padre con la testa schiacciata proprio da un martello. “Erano informazioni che mi servivano per un mio libro”, ha detto il 33enne. E in effetti sull’hard disk di Marco c’è la bozza di un libro scritta mesi fa che parla proprio di questo. E’ stato Marco Eletti, poi, a spegnere l’incendio che secondo gli inquirenti lui stesso aveva appiccato in garage, per disfarsi di guanti in lattice e lacci: ma perché lasciare quelle tracce nel contenitore?
Quel giorno Marco Eletti, che arrivava da Gavasseto, è passato da qui più di una volta. Il varco lo riprende, ad orari diversi da quelli che lui ha riferito. Ci sarebbero state discussioni per l’utilizzo di questa parte di casa, casa dei nonni paterni rimasta vuota. Sempre secondo quello che l’indagato ha raccontato, lui e la madre avrebbero voluto vendere, il padre no.
L’immobilismo in via Magnanini è solo apparente, anche per via delle fabbriche chiuse nel giorno del primo maggio: in realtà sono stati diversi, una decina, i sopralluoghi eseguiti qui dai carabinieri del nucleo investigativo di Reggio e si è in attesa dell’arrivo dei colleghi di Roma del Reparto analisi criminologiche, in grado di interpretare impronte, gesti, tempi, azioni.
Guarda anche
carabinieri omicidio indagini San Martino in Rio tentato omicidio Paolo Eletti Sabrina Guidetti Marco Eletti dubbiSan Martino in Rio, clima sospeso nella casa del delitto. VIDEO