REGGIO EMILIA – Secondo una recentissima statistica pubblicata dall’Istat, i reggiani sono tra coloro che in Italia sprecano meno acqua. Il risultato è stato ottenuto grazie a migliorie apportate agli impianti e all’educazione al buon uso delle risorse naturali iniziato nelle scuole già molti anni fa.
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Lo studio dell’Istat è relativo al 2018 ma è stato pubblicato pochi giorni fa. Ogni reggiano ha a disposizione 170 litri di acqua al giorno. Tutte le altre province dell’Emilia Romagna ne utilizzano molti di più: le vicine Parma e Modena ad esempio 195 e 193. Non è un problema di numero di docce ma di spreco dovuto a dispersioni, tubature obsolete o comportamenti non virtuosi.
Reggio si ferma al 28 per cento delle perdite complessive: i vicini parmigiani salgono al 39 per cento, quelli modenesi al 35. Solamente i riminesi in regione fanno meglio fermandosi al 25,6 per cento. Restano percentuali altissime di spreco d’acqua se paragonate con le medie dei paesi del Nord Europa che viaggiano dall’8 per cento della Svezia al 12 percento della Germania. Quelli di Reggio sono invece dati brillanti se confrontati alla media nazionale che tocca il 42 per cento dello spreco.
Molto significativo è anche il dato di metri cubi d’acqua immessi in rete ogni giorno: a Reggio sono poco meno di 14000. A Parma più di 22000, a Modena più di 21000. E’ evidente: più si spreca e più è necessario immettere acqua. E’ un circolo vizioso ma non virtuoso che diventa costoso per le tasche e per l’ambiente. In Italia Milano è la migliore con una perdite del 18 per cento. La peggiore è Frosinone dove va disperso l’80 per cento dell’acqua immessa. Reggio entra nella top ten, ma gli investimenti da fare sia in campo educativo che idraulico restano molteplici a livello pubblico e privato. Iren negli ultimi anni ha fatto molto a cominciare dalla Carta dei servizi, uno strumento di tutela dei cittadini che attesta gli standard di qualità del servizio, La transizione ecologica invocata dal governo e sostenuta dal recovery fund dovrà dare ulteriore impulso anche alla salvaguardia dell’acqua.
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