REGGIO EMILIA – Il nostro territorio ha programmato investimenti per 90 milioni di euro nell’ambito dei rifiuti, progetti che si candidano a essere finanziati con i fondi del Pnrr. “Questo elenco non è concentrato in un territorio o in un altro, ma è sparso in tutta la provincia – le parole di Lanfranco De Franco, consigliere Atersir – cercando di tenere fede al principio di solidarietà territoriale e di portare progetti che impattano su tutto il territorio”.
Un elenco che conta una ottantina di progetti nell’ambito della gestione dei rifiuti che il territorio di Reggio Emilia ha presentato per i bandi del Pnrr. Investimenti per 95 milioni di euro, 84 dei quali di finanziamento. Ma che cosa si vuole fare nella nostra provincia? Prima di tutto, facilitare e ottimizzare il conferimento dei rifiuti. L’obiettivo è la realizzazione di nuovi centri di raccolta a Rubiera, Quattro Castella, Ventasso, Villa Minozzo e Rio Saliceto. Poi, l’ampliamento dell’isola ecologica di Cavriago, lo spostamento in nuove sedi di quelle di via del Partigiano e via Guido da Baiso, in città. In ultimo, l’introduzione di contenitori smart per ottimizzare la raccolta differenziata.
“L’obiettivo – ha aggiunto De Franco – è quello di utilizzare tecnologie che permettono di innalzare la qualità del rifiuto raccolto, affinché diventi più utile dal punto di vista economico. Poi, cercare di contenere e abbassare la bolletta Tari”. Il progetto più oneroso riguarda il depuratore di Mancasale: 7 milioni da destinare all’impianto di trattamento dei fanghi, prodotti industriali di scarto provenienti da Reggio e Parma. “Sono due aspetti tecnici in materia di gestione dei fanghi, ma che vanno verso un ammodernamento e di sostenibilità ambientale su un impianto di rilevanza provinciale, pur essendo collocato sul territorio comunale”, ha concluso De Franco.
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