REGGIO EMILIA – Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, ha aperto il nono corso di geopolitica organizzato da Libera Università del Crostolo e Libera Università Popolare assieme a Boorea.
Direttore della rivista di geopolitica Limes, si trova d’accordo a metà con Papa Francesco che da 10 anni parla di “terza guerra mondiale a pezzi”. Il fatto che ci si trovi seduti su una polveriera e che in mezzo a questa ci sia l’Europa, è tuttavia inequivocabile. A spaventare è l’ipotesi di un allargamento del conflitto tra Israele e Hamas. Per l’Europa e, dunque l’Italia il protrarsi a lungo dei due fronti di guerra in corso in medio oriente e in Ucraina rappresenta, secondo Caracciolo, uno scenario insostenibile: “Conseguenze di carattere geopolitico, di sicurezza, di carattere economico”
Gli attriti tra il presidente Volodymyr Zelensky e il capo delle forze armate Valery Zaluzhny rischiano di provocare un crollo del fronte interno in Ucraina. E’ questa, a parere di Caracciolo, l’unica possibilità di svolta verso una fine imminente del conflitto.
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