REGGIO EMILIA – “La cosa più sconvolgente per noi è che questa sfida non ci viene solo dall’esercito di Putin o dalle autocrazie che si sono riunite qualche giorno fa in Cina, ma ci viene dagli Stati Uniti”.
Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio dal 2016 al 2018, commissario europeo per l’economia dal 2019 al 2024, guarda con disincanto e preoccupazione al contesto in cui si muove l’Europa. Da una parte Russia e Cina, dall’altra gli Stati Uniti di Trump, il cui obiettivo dichiarato – dice Gentiloni – è la distruzione dell’Unione Europea. “Va bene adulare Trump, ma l’idea di Occidente scricchiola da tutte le parti. La domanda su dove vanno gli Stati Uniti è angosciante”.
Intervistato da Paolo Valentino del Corriere della Sera, Gentiloni snocciola le gesta di Trump: la caccia alle streghe contro gli avversari politici, le università e i giudici sgraditi, la demolizione delle istituzioni indipendenti, la deportazione di massa dei lavoratori stranieri. Di fronte all’America di oggi, l’ex primo ministro difende l’Unione Europea, con i suoi limiti e i suoi errori. “Se quella fiaccola dei valori non è più tenuta alta dalla Statua della Libertà, chi altri può farlo se non l’Europa?
Sulla stessa linea anche l’ex ministra della Difesa Roberta Pinotti.