CASINA (Reggio Emilia) – Si sono vissuti momenti di apprensione nella notte a Casina, dove una famiglia di tre persone è rimasta intossicata a causa del monossido di carbonio che si è sprigionato da una stufa a legna. Mentre il padre è stato condotto per accertamenti all’ospedale di Reggio, la mamma e la figlia di un anno sono state trasferite in camera iperbarica a Fidenza.
L’allarme, nell’abitazione di via della Libertà al civico 13, è scattato intorno alle 3. La sala operativa dei vigili del fuoco di via della Canalina ha inviato sul posto uno dei suoi mezzi. E’ arrivata anche un’ambulanza inviata dal 118. I sanitari hanno prestato le prime cure ed è stato disposto il trasferimento al Santa Maria Nuova. Per la donna e per la piccola si è reso poi necessario un trattamento in camera iperbarica di Fidenza. Una volta terminata la terapia, le due sono state portate all’ospedale di Castelnovo Monti. Le loro condizioni non sono gravi.
I vigili del fuoco hanno lavorato per due ore, fino alle 5, per mettere in sicurezza lo stabile e accertare le cause del malfunzionamento della stufetta. In via della Libertà sono arrivati anche i tecnici di Iren per verificare che gli impianti non avessero riportato danni. Sul posto anche i carabinieri di Casina.
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