REGGIO EMILIA – Ospite dei Rotary Club della nostra provincia, il generale reggiano Marco Bertolini ha parlato della sua esperienza di militare in Afghanistan e della situazione che si prospetta per il Paese asiatico dopo il ritiro delle truppe occidentali.
Bertolini ha operato nel Paese asiatico una prima volta nel 2003 e poi di nuovo nel 2009. Successivamente, è tornato come capo delle forze militari italiane all’estero. Non ha dubbi che quanto avvenuto in agosto con l’abbandono precipitoso di Kabul da parte degli occidentali sia una sconfitta: “L’Occidente, guidato dagli Stati Uniti, ha fatto indubbiamente una figuraccia – le sue parole – Avevano iniziato la guerra col proposito di rimuovere i talebani e impiantare, se non una democrazia, comunque uno Stato sulla base del modello occidentale. Tutto questo è sicuramente fallito”.
Che significa per un militare dopo 20 anni di guerra in Afghanistan rivedere i talebani al potere ? “E’ stata indubbiamente un’umiliazione, ma anche una lezione. Siamo andati là cercando di imporre un modello che fosse la panacea di tutti i mali. In realtà quel modello, in quella terra, non può funzionare”.
In questi giorni si parla di una costituzione di un esercito europeo. Una buona idea? “Può esserci soltanto se avremo in comune la politica estera”, ha chiosato Bertolini.
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